XX e XXI secolo
Nei primi anni del secolo XX Curcuraci era veramente splendida, la chiesa aveva appianato molte delle dispute dovute alla formazione del regno d'Italia e gli affiti dei suoi terreni venivano puntualmente riscossi. Purtroppo però il terremoto di Messina del 28 Dicembre 1908 non risparmiò neanche Curcuraci, alle 5 del mattino gli appartamenti del cappellano e del vice cappellano furono rasi al suolo, la sagrestia e la casa canonina furono danneggiate come anche i muri della chiesa di SS. Maria dei Bianchi, il suo tetto crollò.
La chiesa era inagibile ed una chiesa prefabbricata in legno venne edificata sullo stesso colle, insufficiente per le necessità del paese, fu donata da Pio X, ospitò i fedeli in attesa della ricostruzione. Sia i vescovi, che i parrocchiani, che i paesani tutti contribuirono alla immediata ricostruzione della chiesa, tanto che fu ultimata prima che alcuni disbrighi burocratici si risolvessero proprio grazie all'impegno di tutta la comunità (vedi la parte dedicata alla chiesa per maggiori informazioni).
Anche le strutture private della zona furono danneggiate dal sisma. Durante le prime due guerre mondiali, dopo la ricostruzione la zona fu sede di scontri (anche per le vicine fortificazioni, che però furono poco usate se non come antiaerea in alcuni casi), ma anche di rifugio tanto che in alcune aree si rifigiavano i messinesi quando la città era bombardata. Prima della guerra e durante la gente del posto viveva di agricoltura, attualmente il più della popolazione vive di lavoro terziario e coltiva la campagna come passatempo, la zona è anche stata abbandonata dai militari, l'ultimo forte (il forte "Serra la Corce" è stato abbandonato nel 1983).
Purtroppo dopo le guerre, le amministrazioni comunialli oltre l'asfaltatuta della strada che costeggia il torrente, hanno permesso la realizzazione di veri e propie bombe ecologiche, di un inceneritore nell'area, che ha infestato la zona per decenni (adesso dopo innumerevoli proteste degli abitanti è stato fortunatamente disattivato), e come se non bastassei è stata realizzata negli ultimi ann una discarica nell'area prossima a Campo Italia, questa discarica è stata riempita ed adesso fortunatamente non si utilizza più ma ha roviato alcune falde acquifere della zona, tutto questo nel tacito silenzio della politica locale e delle associazioni ambientaliste.
Inoltre molte ditte edili usavano i torrenti per scaricare il materiale dismesso dai cantieri e tanti civili cittadini li avevano per pattumiera. Nell'ultimo decennio è bastato un pò di cattivo tempo per portare dei morti a causa del disboscamento e del materiale presente nel letto di torrente Pace e di torrente Guardia.
Dopo l'accaduto i torrenti vengono regolarmente e attentamente puliti ed è di parecchio diminuito l'inquinamento. Ora è in progetto, nonostante le tante proteste un'altra discarica, come possono le amministrazioni distruggere un'area così bella e così ricca di storia? Forse innanzi al denaro non si guarda proprio nient'altro? Chi pensa a far ciò come minimo dovrebbe forse avere vergogna.